
Se progetti di trasferirtiÌýall'estero per lavorare o studiare, uno degli aspetti fondamentali da considerareÌýè il riconoscimento dei titoli di studio e delle qualifiche professionali ottenute in Italia. Il mancato riconoscimento, infatti, può ritardare l'iscrizione ai corsi universitari o interdire l'accesso a determinate professioni. Trovi tutte le informazioni necessarie in questa guida.
Differenza tra riconoscimento accademico e riconoscimento professionale
La prima cosa da sapere è che esistono due tipi di riconoscimento: accademico e professionale.
Il riconoscimento accademico riguarda i titoli di studio come diploma, laurea, master o dottorato e serve a riconoscere la validità legale del titolo all'estero. Questo procedimento va seguito da chi intende proseguire gli studi in un Paese straniero o vuole inserirsi nel mercato del lavoro internazionale.Ìý
Il riconoscimento professionale, invece, serve per esercitare una professione regolamentata all'estero che può essere quella di insegnante, avvocato, medico o infermiere. L'elenco delle professioni regolamentate varia in base alla nazione di riferimento.
A chi devo rivolgermi per il riconoscimento della qualifica?
Iniziamo dicendo che non esiste un processo di riconoscimento unico, valido a livello internazionale, ma le procedure cambianoÌýa seconda del Paese, anche restando all'interno dell'Unione Europea.Ìý
Ogni nazione stabilisce i criteri, la documentazione necessaria e gli enti competenti per valutare e convalidare i titoli stranieri. Per un italiano che deve far riconoscere il suoÌýtitolo, accademico o professionale, un buon punto di partenza potrebbe contattareÌýil consolato in Italia della nazione di futuro espatrio, e chiedere i riferimenti dell'ente preposto.ÌýÌýÌý
Tappe da seguire per il riconoscimento del titolo accademico
Se ti trasferisci dall'Italia all'interno dell'UE, il punto di riferimento sono i centri ENIC-NARIC, una rete ufficiale che si occupa del riconoscimento del titolo accademico, perÌýstudio e lavoro (eccezion fatta per le professioni regolamentate).Ìý
Ogni nazione europea ha il suo centro ENIC-NARIC, trovi la lista completa in questa sezione dedicata ai . Per il resto del mondo, trovi i riferimenti .
I documenti standard necessari al riconoscimento del titolo accademico italiano all'estero sono il titolo di studio in originale e la sua traduzione giurataÌýnella lingua del Paese di destinazione,Ìýl'elencoÌýdegli esami sostenuti e la traduzione giurata, il documento di identità . TieniÌýpresente che ogni nazione ha le sue regole per quel che riguarda il riconoscimento dei titoli accademici, devi quindi verificare con il centro ENIC-NARIC di riferimento come procedere.
Buono a sapersi:
Il titolo di studio in originale va richiestoÌýpresso l'istituto o l'università dove hai studiato. Per la traduzione e la legalizzazione dei documenti devi rivolgerti a un traduttore giurato o a un'agenzia di traduzioni certificate.
In alcuni Paesi, tra cui Francia e Germania, il candidato può inviare personale il dossier all'ente preposto alla valutazione. Gli Stati Uniti e il Canada, invece, chiedono che sia l'università a inviare i documenti all'ente valutatore.
Come procedere per il riconoscimento dei titoli professionali
Se stai pensando di lavorare all'estero e vuoi farti riconoscere laÌýqualifica professionale,Ìýil percorso da seguire può essere più o meno complesso, a seconda del tipo di lavoro che svolgiÌýe delle regole della nazioneÌýin cui ti trasferisci.
Nel caso diÌýuna professione regolamentata, tra cuiÌýinsegnante, avvocato o medico,Ìýti serve un'autorizzazione ufficiale per esercitarla e devi informarti sulla legislazione locale. Questo vuol dire fare un po' di ricerca per sapere se il tuo titolo è riconosciuto automaticamente oppure se devi avviare una procedura specifica per equipararlo. In alcuni casi bastaÌýpresentare una documentazione che attesti la validità e l'equivalenza del titolo ma altre volte potrebbero chiederti di sostenereÌýesami, prove pratiche, o anche un periodo di tirocinio. Le regole possono cambiare molto da un Paese all'altro quindi, per sapere nel dettaglio la procedura da seguire,ÌýcontattaÌýgli ordini professionali o le agenzie specializzate.
Se svolgiÌýuna professione non regolamentata,Ìýla procedura è inÌýgenere più semplice: un curriculum ben scritto e il titolo di studioÌý(con una traduzione giurata, se serve), potrebbero bastare. Non dimenticare di munirti di referenze, certificati di corsi e altri attestati nel caso in cui il datore di lavoro li chiedesse. A seconda dell'azienda e del settore professionale potresti dover produrre ulteriori documenti e riconoscimenti. In alcuni casi dovrai seguire dei corsi di formazione per allinearti alle esigenze del mercato del lavoro locale.Ìý
Fonti: