
L'Arabia Saudita è un Paese che considera il matrimonio e la famiglia uno dei suoi valori fondamentali. Sposarsi è un privilegio e mettere su famiglia un grande traguardo. Per gli espatriati, sposarsi in Arabia Saudita non è facile. In genere, infatti, si consiglia di registrare il matrimonio fuori dal Paese. Questo articolo offre una panoramica delle leggi in materia di matrimonio, divorzio e affidamento dei figli in Arabia Saudita.
Per evitare di trovarti in una situazione legale complicata, ti consigliamo di fare le dovute ricerche e di consultare l'ambasciata e uno studio di avvocati nel tuo Paese prima di prendere decisioni a lungo termine.
Condizioni per sposarsi in Arabia Saudita
Per cominciare, indipendentemente dalle tue convinzioni religiose, solo i musulmani possono contrarre legalmente matrimonio in Arabia Saudita. Il tribunale saudita non riconosce il matrimonio tra persone di altre fedi. Ciò è dovuto principalmente all'adesione dei tribunali alla legge della Sharia (islamica).
Detto questo, se sei di religione e/o nazionalità diversa, l'unico modo per far riconoscere il tuo matrimonio in Arabia Saudita è sposarti fuori dal Paese e, al rientro, presentare un certificato di matrimonio valido, oppure puoi sposarti presso l'ambasciata che rappresenta il tuo Paese o quello del tuo partner, nel Regno. Puoi farlo se l'ambasciata ha l'approvazione legale necessaria dal Paese che rappresenta, dal Paese di provenienza del tuo partner e dal Regno. L'ambasciata delle Filippine, ad esempio, è al momento autorizzata a celebrare matrimoni, ma la maggior parte delle ambasciate europee non fornisce tale servizio.
Se sei musulmano, devi accertarti di avere i requisiti per sposarti in Arabia Saudita. Ecco le opzioni e i requisiti:
- Entrambi devono essere titolari di Iqama (permesso di soggiorno);
- La donna deve avere il permesso scritto dal suo sponsor;
- Entrambi devono accettare le condizioni del matrimonio;
- Le pratiche religiose devono essere concordate e completate;
- La cerimonia e la licenza di matrimonio saranno svolte ed emesse presso la Saudi Family Courts;
- Presentare una lettera di approvazione da parte dell'autorità competente, con due testimoni;
- Un referto medico per i sauditi (originale e copia);
- La presenza dei coniugi o dei loro rappresentanti;
- La presenza del tutore o dell'agente della donna.
Tutela in Arabia Saudita
Le controverse leggi sulla tutela sono state riformate nel corso degli ultimi anni. Eppure, quando si tratta di questioni familiari, come il matrimonio e il divorzio, i maharani/tutori hanno ancora molto potere sulle donne in Arabia Saudita. Il tutore di una donna è solitamente il marito, ma prima di lui o se lui muore, il maharam può essere un altro parente stretto: padre, fratello, zio o persino figlio. Il tutore ha voce in capitolo sul destino della donna. Dal 2019, le donne sposate con sauditi possono registrare nascita, matrimonio o divorzio senza l'approvazione del tutore. Prima, era il tutore a possedere questi documenti. Si noti che le leggi sulla tutela si applicano anche alle donne non saudite sposate con cittadini sauditi. Di conseguenza, dopo il divorzio, l'ex marito saudita continua a detenere i diritti di tutela, nei confronti della ex moglie, vigenti sul territorio, a meno che o fino a quando non si risposi.
Certificato elettronico in Arabia Saudita
Dal 2018, il Ministero della Giustizia ha concesso agli ufficiali di stato civile il diritto di celebrare matrimoni a domicilio, sia per gli espatriati che per i cittadini sauditi. È stato poi introdotto il certificato di matrimonio elettronico. Queste procedure sono disponibili solo per le coppie di lingua araba.
Procedure per sposarsi in Arabia Saudita
Se l'uomo è un cittadino saudita e la donna è straniera
L'uomo deve prima presentare domanda al tribunale per ottenere il permesso di sposare una persona di nazionalità diversa. Una volta ottenuta l'approvazione, si può procedere con le altre formalità.
La donna deve avere il permesso scritto del suo attuale sponsor.
Entrambi devono accettare i termini del matrimonio.
Le pratiche religiose devono essere concordate e completate.
La cerimonia e la licenza di matrimonio devono essere eseguite e rilasciate presso la Saudi Family Courts.
Nazionalità saudita
È importante sapere che una donna straniera sposata con un saudita non può ottenere la nazionalità saudita, tranne in alcuni casi specifici. Riceverà gli stessi benefici di un cittadino saudita, ma non le sarà concessa la cittadinanza. I figli nati dal matrimonio ottengono la cittadinanza saudita alla nascita.
Se la donna è saudita e l'uomo è straniero
Questo caso è molto specifico. È una pratica comune in Arabia Saudita, ma i tribunali devono decidere caso per caso.
Buono a sapersi:
Una donna saudita sposata con uno straniero diventa lo sponsor permanente del marito. Anche i figli nati dalla loro unione sono sotto la sua sponsorizzazione. Un figlio nato da padre non saudita non ha diritto alla cittadinanza.
Importante:
Il matrimonio tra persone dello stesso sesso è illegale in Arabia Saudita. È illegale praticare l'omosessualità o manifestare comportamenti di questo tipo in pubblico. La punizione è molto severa.
Matrimoni in Arabia Saudita
Poligamia
Secondo l'Islam, un uomo saudita può avere fino a quattro mogli, se dimostra di poterle mantenere.
Età per sposarsi
Dal 2018, l'età massima per le donne saudite per sposare uno straniero è stata fissata a 50 anni, quella minima a 25 anni. Alla fine del 2019, il Ministero di Giustizia ha emesso un'ordinanza alla corte secondo cui i matrimoni di donne che hanno meno di 18 anni devono essere deferiti a tribunali speciali. Anche se non c'è un divieto ufficiale per questa pratica, tristemente nota, è comunque un passo avanti nella lotta contro i matrimoni di minori.
Unione consensuale
L'unione consensuale, o convivenza, non è riconosciuta dalla legge della Sharia, e quindi nemmeno dalle autorità saudite. Avere rapporti sessuali è considerato un crimine, così come rimanere incinta e partorire fuori dal matrimonio.
Le cerimonie nuziali
Come negli altri Paesi del Golfo, i matrimoni in Arabia Saudita sono celebrati in pompa magna. Generalmente, uomini e donne non festeggiano insieme, in modo che le donne possano ballare, a viso scoperto, con acconciature elaborate e abiti da sera di lusso, invece di indossare l'abaya. Come avrai intuito, le foto non sono ammesse.
Il divorzio in Arabia Saudita
I divorzi sono molto comuni in Arabia Saudita. L'uomo può divorziare immediatamente dopo aver espresso verbalmente la sua volontà, ma in seguito deve sostenere finanziariamente l'ex moglie e i figli. I divorzi con donne straniere sono complicati, soprattutto quando è coinvolta la custodia dei figli. Nel gennaio 2019, la Corte Suprema saudita ha emanato una legge in base alla quale le donne devono ricevere un SMS dalla Corte in caso di divorzio. Prima, un uomo saudita poteva ottenere il divorzio senza nemmeno informare la moglie.
Un uomo saudita sposato con una donna straniera può divorziare tramite una procedura nota come “talaq”. Sostanzialmente, l'uomo deve semplicemente dire “ti divorzio” tre volte e far convalidare il divorzio in tribunale. Viceversa, se una donna vuole chiedere il divorzio, deve portare il caso in tribunale: questo processo è noto come “khula”. Se il marito non è d'accordo con la richiesta di divorzio, la donna deve fornire le prove che giustificano il divorzio che includono abusi fisici o sessuali, adulterio, tossicodipendenza o alcolismo, malattie sessualmente trasmissibili, attività criminali, abbandono e incapacità di provvedere alla famiglia.
Sia la moglie che il marito possono presentare il loro caso in tribunale. Se il tribunale ritiene che vi siano motivi sufficienti per il divorzio, lo concederà. In ogni caso, anche se il tribunale concorda con le prove presentate e concede il divorzio, l'uomo conserva il diritto di non acconsentire. Se lo fa, può avere diritto a un risarcimento economico da parte della moglie, il che significa che la moglie e la sua famiglia dovranno rimborsare la dote che è stata pagata dal marito per suggellare il matrimonio.
Leggi sulla custodia dei figli in Arabia Saudita
Importante:
Il Regno dell'Arabia Saudita non è membro della Convenzione dell'Aia sui diritti civili in materia di sottrazione internazionale di minori. Inoltre non ha trattati internazionali o bilaterali in vigore con la maggior parte dei Paesi in materia di sottrazione internazionale di minori da parte dei genitori. Gli stranieri che si recano in Arabia Saudita sono soggetti alla giurisdizione dei tribunali sauditi e alle sue leggi e regolamenti durante il soggiorno, anche per questioni come l'affidamento dei figli. Se sei un genitore e stai pensando di recarti in Arabia Saudita, tienilo presente.
L'affidamento dei figli in Arabia Saudita si basa sulla legge islamica. L'aspetto principale che i tribunali sauditi considerano nei casi di affidamento dei figli è che il bambino venga cresciuto secondo la fede islamica.
In genere, quindi, l'affidamento non viene concesso a donne non saudite. Se la donna è araba musulmana, i giudici generalmente le concedono l'affidamento dei figli solo se risiede permanentemente in Arabia Saudita o se il padre non è musulmano.
Quando si tratta di gestire casi di affidamento di non musulmani, i tribunali sauditi spesso li rimandano ai tribunali della famiglia del Paese di provenienza dei genitori. In molti casi, quando un tribunale saudita deve gestire una situazione di affidamento complessa, preferisce che entrambi i genitori vengano espulsi dal Paese per evitare complicazioni legali.
Secondo la legge della Sharia, una madre può mantenere la custodia dei figli maschi fino all'età di nove anni e delle figlie fino ai sette anni. I giudici della Sharia hanno un'ampia discrezionalità nei casi di custodia e spesso concedono eccezioni a queste linee guida generali.
Anche se la madre risiede permanentemente in Arabia Saudita e le viene concessa la custodia fisica dei figli, il padre mantiene la custodia legale e ha il diritto di determinare dove i figli possono vivere e viaggiare.
Esistono inoltre diverse condizioni in base alle quali la madre può perdere la custodia dei figli. Se, ad esempio, la madre si trasferisce in un altro Paese, il padre ha il diritto di assumerne la custodia. La madre può anche perdere la custodia se si risposa con un non musulmano o se vive in una casa con persone non imparentate. Il tribunale può anche togliere alla madre i diritti di custodia se ritiene che non sia in grado di prendersi cura dei figli o di allevarli secondo gli standard islamici.
Secondo la legge della Sharia, in caso di morte o assenza del padre, la custodia dei figli va al parente maschio più prossimo al padre. Questa procedura viene applicata anche se il de cuius ha chiaramente espresso il desiderio che i figli rimangano con la madre.
Facciamo del nostro meglio per fornire informazioni aggiornate ed accurate. Nel caso in cui avessi notato delle imprecisioni in questo articolo per favore segnalacelo inserendo un commento nell'apposito spazio qui sotto.